“UnicaMente Donne” è un omaggio al mondo femminile, una dedica appassionata a tutte le donne che, lottando per scardinare la prassi e il pensiero dominante “maschile”, hanno trasformato in meglio la nostra società. Un viaggio nella storia in cui l’arte del mentalismo si trasforma in una macchina del tempo in grado di trasportare il pubblico in sala a spasso tra i secoli. Uno spettacolo che stimola l’intuito e la fantasia degli spettatori divertendo e facendo riflettere.
Lo spettacolo inizia con la poesia “A tutte le donne” di Alda Merini e a metà dello spettacolo, ho inserito una mia poesia, dedicata alla donna che amo, rivolto a tutte le donne, pensando che queste, potrebbero essere le parole, alcune, che le donne vorrebbero sentirsi dire dall’uomo che amano.
“E poi ci allontaniamo, rimaniamo distanti ore che sembrano anni,
minuti che appaiono mesi, secondi che somigliano a settimane.
Una curva di tempo infinita che si flette,
nelle onde del come sentire, onde che travolgono.
Una calamita che anche se lontana, mi attira a te.
Un’energia che scorre nel mio essere quando incrocio il tuo sguardo,
quando mi avvolgo nei tuoi abbracci,
custodi di intimi segreti,
quando mi incastro, prima di dormire,
negli angoli tondi, dolci, morbidi e accoglienti del tuo corpo.
Angoli delicati come i tuoi piccoli piedi, che di notte silenziosi e discreti, cercano i miei.
Piccole carezze, connessioni di vita che cercano conferme della presenza,
e in quella curva di tempo, si avvicinano, si allontanano, dicono : “ci sono”.
E in quell’esserci, si accendono, i sogni che cullano il nostro ghirare,
fino alle prime luci dell’alba,
che lente vestono il tuo corpo.
apro gli occhi e di vedo, dolce dormire, prima di sbuffare,
consapevole che, senza ogni tua piccola particella che ti rende reale in ogni parte di me, io sarei nulla.
Albero senza radici, nulla dove tornare,
Spiaggia senza sabbia, nulla dove rotolarsi,
Cielo senza stelle, nulla per emozionarsi,
Bicicletta senza pedali, nulla per raggiungerti,
Orologio senza lancette, nulla per aspettarti,
in quell’infinito sentimento che si chiama amore.
Leave A Comment