IL MONDO DELLA DISABILITÀ: PERCEZIONE DELLA REALTÀ
Quando vediamo qualche cosa di diverso da noi, lo percepiamo sovente come un pericolo. Abbiamo sempre paura di quel che reputiamo diverso da noi.
Lo percepiamo come un ostacolo al nostro cammino, al nostro tempo che viene rallentato.
Insomma, vediamo la diversità come qualche cosa che ostacola il nostro cammino.
Appena la incontriamo non la vediamo o al contrario mettiamo in atto il pietismo e di conseguenza non rispettiamo lo spazio vitale che è diritto di tutti
IL MONDO DELLA DISABILITÀ: PERCEZIONE DELLA REALTÀ
Fino ad alcuni anni fa, la disabilità veniva vissuta all’interno della propria abitazione, si aveva paura del giudizio e del pregiudizio dei normodotati all’esterno.
Naturalmente, con il passare del tempo, sono cambiate le regole del gioco.
I disabili hanno iniziato ad entrare con forza nel mondo del lavoro.
Sono state fatte leggi speciali per tutelare i diritti della persona disabile, per ri-dare ad essa la giusta dignità.
Con le Olimpiadi degli ultimi 10 anni, sono arrivate anche paraolimpiadi.
Quel mondo rimasto troppo tempo sopito, nascosto, mascherato, è uscito fuori con forza.
Come diceva la Navratilova, la disabilità è solo una percezione sbagliata perchè finanche una persona potrà fare qualche cosa di utile, sarà sempre necessario a qualcuno.
IL MONDO DELLA DISABILITÀ: PERCEZIONE DELLA REALTÀ
E allora i disabili, con forza, si sono creati spazi nella società, hanno cambiato il modo di essere percepiti e accolti.
Molte barriere mentali dell’uomo normodotato, hanno però continuato a creare una discriminazione senza tregua.
Il diverso mette paura!
Chi delibera leggi, regolamenti per il vivere comune, non pensa a quello stesse leggi applicate a chi ha delle difficoltà cognitive, fisiche, e mentali.
Come se i disabili non esistessero.
Oggi sul territorio ci sono diverse Onlus che operano per far si che queste barriere vengano eliminate.motiva
Il percorso è lungo, molto è stato fatto, molto ancora da fare.
I guerrieri, i genitori, i volontari, i disabili stessi, i coordinatori e gli operatori dei centri, non si arrendono.
È necessaria consapevolezza, un’azione gestita dal cuore, senza pietismo ma attenzione, rispetto, ascolto e tanto altro.
In questa interessantissima intervista, Giovanni Ferrero, Direttore della CPD ONLUS di Torino, ci racconta il passato, il presente ed il futuro del mondo della disabilità.
La realtà è che c’è ancora molto da fare.
I sogni e i progetti che sono in ballo e che presto, abbatteranno le barriere create dalla mente dei normodotati disabili sono in azione, per ridare giusta dignità a tutte le persone, senza distinzione di razza, cultura, provenienza di vivere, in una società accessibile a tutti.
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