Magia e poesia, arma di libertà individuale e collettiva.
Ho imparato nella vita che le proprie passioni, i propri sogni, vanno coltivati perché quelle passioni ti daranno la possibilità di rimettere in gioco il tuo essere interiore e faranno da scudo di difesa alle vicissitudini che la vita prima o poi ti porta sul conto. Quel maledetto conto si può trasformare in magia e poesia. Io ho sempre scritto fin da ragazzo, ho gettato le parole dell’anima, le paure, le gioie, gli incontri, le meraviglie, le magie dell’inaspettato sulle mie moleskine che ora saranno almeno una decina ed ho imparato che scrivere è terapeutico, magico, un’alchimia di sensazioni che rimette a posto i terremoti interiori. Bisogna scrivere, lasciare sedimentare e rileggere dopo una decina di giorni per capire come siamo maturati, cresciuti, dove abbiamo sbagliato ed ecco che le parole diventano note musicali sul pentagramma della magia e poesia delle nostra vita.
Sono per lavoro a Roma Lunedì e scopro che per Magia Martedì 5 aprile alle ore 20.00, per il SAN LORENZO POETRY SLAM a “Il baffo della Gioconda”, via degli Aurunci 40, Roma c’è uno Slam e decido di fermarmi un giorno in più, perché la magia della poesia non è solo poter condividere i propri pensieri, ma ascoltare anche quelli degli altri, sorridere, emozionarsi, riflettere.
La verità è che le parole sono delle armi di libertà incredibilmente magiche, mettono a nudo le nostre paure, ci permettono di sentirsi liberi, perché l’unico giudizio è quello del pubblico che ascolta. Io in questi casi, trasformo la mia magica poesia in una bolla di sapone, perché una bolla di sapone vorrei essere.
“Vorrei essere una bolla di sapone
Di quelle lavorate alchemicamente e che non si rompono al primo tocco. Vorrei nascere da un soffio ed essere trasportato dal vento, non in balia di esso, ma essere accompagnato.
Vorrei guardare dall’alto questo mondo piccolo piccolo, e dall’occhio colorato di una bolla di contenimento vorrei dargli il colore che m’appartiene, quello più profumato e più bello.
Vorrei scendere lentoper posarmi sulla spalla di chi non è contento che si ritrova attanagliato dalla tristezza che rende grigia la gente e da quella spalla, come una coccinella,
portare fortuna e trasformare in colore tutto questo grigiore per poi dargli un poco de ritmo e danzare con buon umore.
Vorrei esse una bolla di sapone ed in parte con tutta questa trasparenza che mi circonderebbe sarei già sfera, luna, sole viso e mi trasformerebbe da giorno alla notte da tristezza in sorriso.
Ma non esiste alchimia per essere leggero. C’è solo quello che viene, brutto o bello che sia Perché per rimanre in equilibrio in questo mondo di matti dobbiamo solo assaporare la vita e tutto il resto viene da solo. ”
Vi aspetto al nuovo poetry slam firmato SLAM ITALIA a ROMA! Appuntamento con le vostre poesie, il tema è libero, il microfono è tutto per voi! Tre minuti di tempo massimo a testa, testi propri e voto del pubblico sovrano! Il vincitore si qualifica per la finale nazionale del campionato nazionale di poetry slam indetto da Slam Italia che si terrà a Milano sabato 18 giugno a Casa Merini.
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