LA MAGIA, MACCHINA DEL TEMPO DELLA FANTASIA

Dal 22 al 24 Luglio, in un un piccolo paese di nome Alpignano, non troppo lontano da Torino, si svolge ogni anno la fiera del Cossot, una festa che ti trasporta indietro nel tempo, nel medioevo. Tutti dovreste segnarvi la data e memorizzare questo bellissimo appuntamento.
Tutto il paese si trasforma, le vie si riempiono di tende di altri tempi dove uomini e donne in costume dell’epoca ti accolgono con un sorriso, e propongono oggetti, tessuti, borse, giochi, penne, agende in pelle di epoche passate di cui forse oggi sentiamo la mancanza. MAGIA, LA MACCHINA DEL TEMPO
Più che altro sentiamo la mancanza di quel ritorno alle cose normali, al rinunciare al superficiale, e vivere, gustare quello che la natura ci offre e quello che con la natura possiamo creare.

Passeggiando per il borgo del paese ti puoi imbattere in angoli dove scopri come 800 anni fa si producevano sedie, tavoli e bicchieri in legno, come si forgiavano spade e metalliMAGIA, LA MACCHINA DEL TEMPO, si costruivano tessuti con telai antichi, il tutto ricreato in ogni angolo delle strade.
E mentre cammini per il borgo alto del paese, sotto il fresco degli alberi che contornano le strade, ed i tuoi occhi viaggiano con la fantasia, ti ritrovi in un bosco dove più di 200 persone appassionate di questa epoca, hanno ricostruito un accampamento medioevale.
Sono presenti 20 gruppi storici, 150 figuranti, un angolo della falconeria, didattica storica, cucina dell’epoca e tanto altro da assaporare durante tutto il giorno.

Ecco che la magia diventa una macchina del tempo della fantasia, dove tutti sono invitati a portare i propri figli a fare una passeggiata indietro nel tempo, con le proprie mogli, con gli amici e farsi coinvolgere nei vari appuntamenti delle giornate:
Simulazioni di combattimento con le spade, di tiro con l’arco, momenti di danza e canti.

Io stato invitato come Mago itinerante dal mio amico Sandro Leonardi, cervello organizzatore dell’evento. Mi ha vestito da Frate Francescano e mi ha dato un ordine preciso: “Muoviti per tutto il giorno per il paese e benedicili con giochi di prestigio da lasciarli a bocca aperta”.
Sebbene il mago sia un artista che opera prevalentemente per un pubblico legato ai bambini, decido, vestito da frate, di portare la mia benedizione a tutti gli astanti che incontrerò nel mio cammino, Per quanto mi riguarda la capacità del mago è di comunicare attraverso la magia messaggi importanti educativi e di crescita.

Cammino avanti e indietro, fermo tutti, a volte per pochi secondi, una moneta che appare, che si trasforma, che si triplica e scompare, altre volte, in pochi minuti si forma un cerchio di persone ed allora le magie continuano, diventano spettacolo con GIANVITO, MAGO ILLUSIONISTA PRESTIGIATOREoggetti che escono fuori dalla mia borsa di pelle, corde, anelli, carte, palline. 4, 5, giochi per poi benedire la giornata con l’acqua santa e continuare il cammino in giro per il Borgo.

Ogni tenda dell’accampamento è un luogo dove hai l’opportunità di dare energia alla fantasia, dove ogni persona può tornare bambino, dove si può ascoltare come si viveva 800 anni fa.

Tra i personaggi che mi hanno colpito di più in queste giornate, una è Mario Corlino, per i più conosciuto come Prezzemolo, un artista della fantasia, che ti incanta con i suoi racconti e con la costruzione di semplici giochi con materiale di riciclo.
Prezzemolo, è uno straordinario “artista della fantasia”: cuneese, è un personaggio d’altri tempi che sa parlare alla modernità recuperando i giochi di una volta (“demore et ’na vira”). prezzemolo

mago, illusionista, mentalista

Lunga e folta barba bianca, cappello da montanaro, camicia scozzese, gilet e pantalone di velluto, Prezzemolo racconta ai bambini come si costruivano i giochi di una volta riciclando barattoli di latta, pezzetti di legno, carta, spaghi, fili di ferro, tappi di bottiglia, bottoni, camere d’aria di bicicletta, piume di gallina, stracci.

La giornata è trascorsa veloce, con un caldo estivo che ha fatto sudare parecchio, ma i sorrisi, le risate, i momenti di aggregazione, di spettacolo hanno reso tutto un poco più magico.
La fantasia, lo stupore, la meraviglia hanno colpito, hanno fermato le persone, le famiglie, gli amici, e per una giornata, un poco come in ricomincio da tre con Benigni e Troisi, la magia è diventata macchina del tempo della fantasia.

Grazie Sandro, grazie comune e Pro loco di Alpignano per aver creduto nel mio lavoro, grazie per avermi permesso di entrare nella vostra macchina del tempo.

Abracadabra, io creo mentre parlo.

2017-08-06T16:38:47+02:00

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