Sanremo2018 mi è piaciuto perchè
Ho trovato geniale la conduzione di un festival della musica ad un uomo che della musica italiana ha fatto la storia. Chi non conosce l’autore, il cantante, chi non ha dato il suo primo bacio, accompagnato una storia d’amore, un cambiamento di vita, chi non ha riflettuto ascoltando “i vecchi” e chi non ha cantato a squarciagola “mille giorni di te e di me” o una delle centinaia delle sue canzoni nell’arco degli ultimi 50 anni? Baglioni è entrato di diritto nei cuori, nelle storie, nella vita di milioni di Italiani. Lui, non Salvini, può dire che 60 milioni di italiani sono suoi figli.
Sanremo2018 mi è piaciuto perchè
da una parte, al livello di Marketing e di ritorno immagine (cosa di cui il Sig.Baglioni non ha necessità) era normale che milioni di fans del divo, lo seguissero in questa avventura, e questo ha giovato agli ascolti.
Ha lasciato liberi due professionisti come la Hunzinker e Favino di esprimersi e mettersi in gioco, si è messo lui stesso in discussione con dei siparietti che al momento, devo dire, non mi dicevano nulla nel contesto globale. Solo al termine del festival, hanno avuto un loro senso, una loro logica e tutto si è incastrato perfettamente. #Sanremo2018 mi è piaciuto perché diretto da un cantante, tutta la musica che è volata su quel palco, ha avuto un senso di rispetto diverso, non so. Lascio parlare i miei 3 muscoli intelligenti, pancia, cuore e mente, ed in quella serietà, compostezza, che molti con cattiveria hanno attribuito al botulino. Io ci ho visto una persona semplice, che al Festival non ha mai partecipato in tutta la sua vita, ma conosce i mostri sacri che lo hanno calpestato, e lui grato, rende loro onore con il suo sarcasmo, quella compostezza che mi piace, la sua musica, i suoi duetti, indimenticabili quello con con la Pausini, i Negroamaro, ma in quel rispetto di cui ho accennato, ho visto un grande gesto di amore e affetto con Gianna Giannini.
Sanremo2018 mi è piaciuto perchè
Michelle Hunzinker è veramente brava, lo è sempre stata, lo dimostra ogni volta in qualsiasi situazione. Può non piacere, ognuno per i suoi motivi, ma Santa Cleopatra, sorride sempre, è sempre felice. Trasmette gioia di vivere, si prende in giro, è bella, sa di esserlo, ma non lo fa pesare. E’ una donna di gran classe e non c’è stato vestito indossato che abbia dimostrato il contrario così come non c’è gestione dei tempi, delle diverse presentazioni o sketch che ha gestito in questi 4 giorni. Brava, bella, auto ironica, intelligente e tanto tanto altro. Indubbiamente una ottima scelta. Favino stesso, in un suo twitter ha dichiarato che lei è stata una colonna portante. Una persona così se non lavorasse in televisione te la troveresti come Manager della felicità nelle aziende.
Sanremo2018 mi è piaciuto perchè
Pierfrancesco Favino è stato la ciliegina sulla torta. Un personaggio artistico completo, dal punto di vista attoriale, teatrale, di conduzione.
Un poco sotto tono forse la prima puntata, ma poi, dopo aver carburato, partito in 4^. C’è una generazione di attori italiani degli ultimi 25 anni, che fanno onore all’arte attoriale, alle scuole dove crescono personaggi che quando vanno sugli schermi, fanno onore ai personaggi che interpretano e lui, arrivato sul palcoscenico, gli ha ridato un lustro diverso, ha interpretato se stesso e i suoi molteplici volti che fanno parte della sua carriera artistica.
Sanremo2018 mi è piaciuto perché
creare questa coppia di conduzione, è stata una delle scelte migliori televisive, (sempre a mio parere), degli ultimi anni; era da tempo che non vedevo una complicità così spontanea. Speriamo che qualcuno dei piani alti delle varie reti televisive, comprenda la valenza esplosiva di una miscela del genere e crei
situazioni simili nel prossimo futuro, si darebbe nuovamente lustro a molte trasmissioni ad oggi inguardabili con scelte di cui non si comprende spesso il significato.
Sanremo2018 mi è piaciuto perchè
se il Festival oggi, ed oggi ancora di più attraverso i social network, è una cassa da risonanza della musica Italiana, Ermal Meta e Fabrizio Moro, con la loro vittoria, con la loro canzone , il loro testo, non solo hanno vinto la gara, ma faranno riflettere tutti coloro che la loro canzone la ascolteranno, la canteranno, e quel testo cambierà molti modi di pensare, un piccolo passo per rendere migliore questo paese impazzito, per non aver paura e per continuare a sognare e permettere di volare in alto, senza permettere a nessuno di offuscare i nostri sogni.
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